L’Arte della Scoperta

L’arte della scoperta.Tutti noi, nell’arco delle nostre vite, siamo costantemente alle prese con il processo della scoperta.

Da neonati si impara gradualmente a conoscere il piccolo mondo intorno a noi, che inizialmente ci appare come gigantesco.

Da ragazzi e da adulti il desiderio di scoperta non si placa, ma anzi si manifesta in forme sempre nuove e maggiormente sofisticate.

Un ottimo veicolo per questo desiderio è il turismo, che consiste nel visitare luoghi diversi da quelli che siamo abituati.

L’arte della scoperta-L’industria del turismo

L’arte della scoperta.L’industria del turismo è al giorno d’oggi forse la più grande e importante al mondo ed è capace di muovere, se sommiamo il turismo internazionale e il turismo locale, fino al 13% del PIL mondiale.

Questo settore si è espanso vertiginosamente nel 20° secolo, grazie all’evoluzione che si è avuta nei mezzi di trasporto, differenziatisi in pubblici e privati e divenuti accessibili al singolo individuo, a seconda delle proprie esigenze.

Oggi, è il turismo a fare da motore per la costruzione di mezzi di trasporto di nuova generazione, come automobili, aerei, treni, navi da crociera.

Il fascino di alcune mete

Alcune mete hanno un fascino particolare nei turisti di tutto il mondo, apprezzate per la loro storia e per l’unicità delle nazioni di cui fanno parte, spesso messa in risalto anche dalle arti visive come il cinema.

Chi di noi non ha mai visto la Fifth Avenue di New York in qualche film o serie TV?

Il discorso vale, con le dovute proporzioni, per buona parte delle due coste degli Stati Uniti d’America e dell’Europa mediterranea:

queste location sono onnipresenti nell’industria cinematografica e hanno fatto innamorare molte persone di quei luoghi.

In conclusione

Questa parte di Europa è anche, si dice, l’area più densamente fotografata al mondo.

Probabilmente parte del successo del turismo in questi Paesi sta nel fatto che anche in piccole cittadine o in aree che passano più sottotraccia si possono trovare delle bellezze che il turista interno vuole sicuramente afferrare prima o poi.

Articolo e copertina di:Roberto Lippi