Borghi d'Italia

Anghiari e la sua ripida strada

La geografia antropica della Toscana (quella correlata a come gli esseri umani plasmano il paesaggio circostante) si snoda attraverso un’innumerevole quantità di città e borghi. Se nel mondo esiste una terra di città, con centri abitati diffusamente distribuiti sul territorio e ciascuno con la propria storia, questa terra è l’Italia. Se in Italia esiste una regione di città, questa è la Toscana. Oltre alle ben note Firenze, Siena, Arezzo, Livorno, Pisa, ecc., esistono tanti borghi che hanno fatto da crocevia tra varie potenze e culture locali, da punto sia d’incontro che di scontro quando queste potenze o aspiranti tali puntavano a espandersi. Anghiari è uno di questi borghi.

Comune di poco più di 5.000 anime situato nel mezzo della faglia appenninica, a est di Arezzo in direzione Adriatico, Anghiari è nota per essere stata teatro della battaglia, nel 1440, tra Firenze alleata del Papa e il duca di Milano, scontro immortalizzato dal dipinto di Leonardo da Vinci. La vittoria di Firenze consolidò il predominio di quest’ultima su buona parte della Toscana. Precedentemente, Anghiari fu sotto il dominio di Camaldoli, Arezzo e Perugia: essendosi sempre trovata al crocevia di piccole potenze locali, è stata sia dominata che influenzata dalle stesse, arrivando a incorporare nei suoi costumi una varietà ed eterogeneità di elementi culturali.

Inserita nei borghi più belli d’Italia (associazione italiana non a scopo di lucro affiliata all’ANCI), Anghiari presenta una grande strada centrale in discesa da percorrere per arrivare al centro storico e ai cui lati si snodano le “arterie” del borgo. Questa strada, che apre un’orizzonte visivo di svariati km, è una particolarità unica del posto, mentre le “arterie” hanno pavimentazione classica in ciottolato e sono presenti molte scalinate e vie anguste e sceniche, fino ad arrivare al Campano, Torre civica di Anghiari che svetta sul resto del paese.

Da segnalare anche la presenza di vari musei, su tutti il Museo della Battaglia e di Anghiari, dedicato non solo alla battaglia già menzionata che vide Anghiari protagonista ma anche a un’immersione storica in cimeli e nozioni risalenti a quella particolare epoca e a come Anghiari visse le vicende nazionali più importanti nel corso dei secoli.

Nel complesso, si tratta di un luogo che noi consigliamo, da visitare anche nell’arco di una singola giornata incentrata su relax e cultura.

Articolo di: Roberto Lippi

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