
Aneddoti sull’isola di Clipperton
Aneddoti.Quella volta che l’Italia decise il destino di una piccola isola nell’Oceano Pacifico
Aneddoti sull’isola.
Aneddoti Clipperton è un piccolo atollo di 11 km di diametro disperso nell’Oceano Pacifico, la sua storia inizia in sordina nel 16° secolo.
Si dice infatti che, in piena epoca di conquista delle Americhe da parte degli spagnoli, il leggendario esploratore Ferdinando Magellano la avvistò, ma l’isola non suscitò alcun interesse in lui, che pertanto non ci mise mai piede.
Il nome dell’isola deriva dal bucaniere inglese John Clipperton, che nel 1704 si dice essere sbarcato sull’isola.
Ma il primo passaggio documentato sull’isola è quello dei francesi Mathieu Martin de Chassiron e Michel Dubocage, il giorno di Venerdì Santo del 1711. Pertanto, da quel momento i francesi la considerarono loro territorio, e la chiamarono “Isola della Passione”.
Geograficamente, tuttavia, era pur sempre il Vicereame della Nuova Spagna, quello che poi sarebbe diventato Messico, l’entità politica più vicina a Clipperton.
Nel 1821 il Messico dichiarò l’indipendenza e si dette una costituzione.
Nell’Articolo 42 di tale costituzione viene menzionata la “Isla de la pasión” come parte dei possedimenti del nuovo Stato latinoamericano.
La Francia non riconobbe questa dichiarazione di sovranità e continuò a considerarsi proprietaria dell’isola.
In tutto questo, un terzo Stato entrò in scena interessandosi all’isola. In piena epoca del destino manifesto, con la continua espansione territoriale vista come corso naturale degli eventi, gli Stati Uniti approvarono il Guano Islands Act,
un documento legale che permetteva, ogni volta che un americano avrebbe trovato un’isola disabitata con depositi di guano,
un concime organico derivato dagli uccelli, di annettere tale isola all’ormai gigantesco territorio a stelle e strisce.
#aneddoti Anni di conquiste
- 1856 gli USA, con questo pretesto, occuparono l’isola e per la prima volta degli abitanti si insediarono lì per un periodo continuo.
- 1858, Napoleone III occupò di nuovo l’isola.
- 1870, l’Impero francese crollò e il destino dell’isola divenne di nuovo completamente incerto.
Il novecento
Con l’aiuto dei britannici, venne costruito un insediamento minerario nell’isola, oltre a un faro e a 3 piante da cocco che vennero fatte crescere.
A cadenza bimensile, una nave giungeva da Acapulco portando provviste agli abitanti che lavoravano nell’isola.
Nel 1914 le provviste smisero di arrivare sull’isola, gli abitanti furono abbandonati al loro destino e costretti ad arrangiarsi con le poche risorse a disposizione.
Nel 1917 rimasero solo 15 persone sull’isola: 8 donne, 7 bambini e un uomo, Victoriano Alvarez, il guardiano del faro, che impazzì,
si autoproclamò re dell’isola e abusò delle donne presenti, finché una di esse, Tirza Rendón, lo uccise.
Sopravvissero quattro di queste donne e i bambini, e i superstiti riuscirono a essere portati in salvo dalla nave statunitense Yorktown il 18 luglio 1917.
Da allora, per diverso tempo Clipperton tornò a essere disabitata.
Prima che tutto ciò accadesse, e mentre l’isola continuava a essere sviluppata da altre compagnie e Paesi,
soprattutto il Messico, i francesi insistettero sul loro diritto di sovranità.
Dopo varie corrispondenze diplomatiche tra Francia e Messico, rimaste ormai le ultime due nazioni pretendenti, i due Stati giunsero alla conclusione, con il trattato del 2 marzo 1909, che solo un arbitrato internazionale avrebbe potuto dirimere una volta per tutte la questione.
Essendo entrambe nazioni cattoliche, misero la questione in mano alla Santa Sede, che a sua volta girò la “patata bollente” al Re d’Italia Vittorio Emanuele III.
Diverso tempo dopo
Aneddoti.Dopo più di 20 anni, il 28 gennaio 1931 il Re d’Italia firmò un documento giuridicamente vincolante nel quale spiegava che dopo aver esaminato la documentazione di entrambe le parti il Messico non poteva provare di aver messo piede sull’isola fino a fine ‘800, mentre i francesi lo fecero nel 1858, e pertanto l’isola sarebbe stata da quel momento territorio francese.
Il Messico accettò il responso dell’arbitrato e da allora questo atollo è sempre rimasto territorio d’oltremare francese.
Qui, per chi fosse interessato, il documento in inglese.
Articolo di: Roberto Lippi
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